ALLA SCOPERTA DEI DINTORNI DI ASIAGO
Dalle aree wilderness al sistema degli insediamenti alpini, l'ambiente naturale dell’Altopiano dei 7 Comuni offre la più ampia gamma di sensazioni e di emozioni che un territorio può esprimere. Esso è una palestra di natura nella quale l'azione dell'uomo ha saputo muoversi con sensibilità e maestria. Ad Asiago questa maestria trova un riscontro visibile nelle interminabili sequele di lastre di marmo rosso che delimitano capezzagne e proprietà fra i prati e i pascoli. Sono un segno distintivo del territorio Asiaghese che si inserisce in modo naturale ed armonico nel paesaggio costruito dall'uomo.
La conca di Asiago è un mondo a sé. Asiago, il Cuore dell'Altopiano dei Sette Comuni, con i suoi 16.200 ettari di superficie è uno fra i Comuni più estesi d’Italia.
Coronata da rilievi montuosi mai aspri, dolci e ondulati, essa richiama l'uomo per renderlo partecipe di tutti gli stupori che la vita delle associazioni faunistiche e vegetazionali sanno provocare.
La città è immersa nel verde, prima tenue dei prati e poi più intenso delle foreste di abeti e di faggi in un crescendo emozionante che l'osservatore attento sa apprezzare e godere.
L'ambiente dei prati alpini che la circonda è curato da un'attenta manutenzione svolta dai contadini, sensibili come sono ad impiegare soltanto prodotti biologici per poter produrre i formaggi più sani e ricercati dell'Area dell'Asiago DOC.
Nei pascoli d'alta quota e nei boschi, la fauna tipica delle Alpi esprime una vitalità preziosa e irripetibile con i suoi camosci, i caprioli, i cervi, le marmotte. L'avifauna abita la foresta con gli splendidi galli cedroni, con i galli forcelli e le pernici bianche, con tutti i silvidi quelli più comuni e quelli più rari; con le diverse specie di picchio e con le più caratteristiche specie di rapaci notturni e diurni fino alla regina delle montagne: l'aquila reale. Tutta questa ricchezza di biodiversità è possibile oggi ammirarla e approfondirne le conoscenze al locale Museo Naturalistico, dedicato al naturalista e maestro Patrizio Rigoni. Una visita al Museo è un ottimo punto di partenza per poi avventurarsi in natura tra gli svariati percorsi, come per esempio nel nuovo sentiero “Quinto Diorama” di recente realizzazione, dove è possibile ammirare i diversi habitat assieme ad opere di land art collegate all’ambiente.
Un ambiente dell'uomo e per l'uomo, dove i segni della Grande Guerra: trincee, fortificazioni, camminamenti e strade di arroccamento, sono stati ricomposti dalla forza della natura ma anche preservati per un incontro consapevole e disincantato lungo i sentieri di una storia distruttrice che non deve ripetersi. Una natura e delle vicende belliche spesso raccontate dall’autoctono scrittore Mario Rigoni Stern, dove, nei suoi libri, parla della giovinezza ad Asiago dopo le distruzioni della Grande Guerra, gli anni da alpino combattuti su tre fronti (Francia, Albania, Russia), quelli della prigionia in Germania e infine la pace ritrovata nella natura della sua piccola patria.
Oltre ai pascoli, i prati, le pozze d’alpeggio, tutti ambienti legati indissolubilmente al lavoro del casaro e delle mucche per produrre il formaggio, il territorio dell’Altopiano è caratterizzato da boschi. E, se la foresta originaria, come per la stragrande maggioranza dei boschi italiani, non trova riscontro nel territorio di Asiago, tuttavia qui è possibile visitare aree di grande suggestione che tendono nel loro complesso alla naturalità.
Ciò è merito principalmente della tradizione locale che ha coltivato i boschi dapprima con le ferree leggi della Reggenza dei Sette Comuni e della Serenissima Repubblica di Venezia, poi con quelle dello Stato Italiano attraverso un'attenta pianificazione e applicando criteri ecologici.
La foresta dunque qui garantisce la naturalità del vivere sia per l'uomo sia per la vasta gamma di specie animali che ne costituiscono la parte viva e vibrante durante tutte le stagioni dell'anno. Ad Asiago essa é un contenitore di biodiversità attentamente preservate. Come ad esempio per la delicata e rara Salamandra di Aurora, un piccolo anfibio legato all’habitat forestale presente con piccole popolazioni solo nell’Altopiano di Asiago, un endemismo. Gioiello naturalistico che merita protezione e valorizzazione.